background image
CAPITOLO 4
IL CARICO DI LAVORO
Negli ultimi due decenni è cresciuta la pressione per elevare l'efficienza del Sistema Sanitario Nazio-
nale a fronte di risorse sempre più limitate. Generalmente per il raggiungimento di tale obiettivo sono
state messe a punto tre strategie principali:
·
l'introduzione di strumenti manageriali di gestione delle strutture e dei servizi (es. budget,
autonomia gestionale, competizione);
·
il controllo nella gestione di malattie, attraverso l'implementazione di percorsi diagnostico-
terapeutici condivisi e di strumenti di audit;
·
il progressivo spostamento di forme di assistenza dall'ospedale al territorio.
In particolare, l'evoluzione rapida e decisa del comparto ospedaliero verso l'alta intensità, l'alta spe-
cializzazione e l'elevata complessità sta determinando variazioni a ricaduta sia nelle modalità di in-
terfaccia che sulla organizzazione delle cure primarie. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (13
Settembre, 2012) del decreto legge N. 158, ha infatti tra i suoi obiettivi la riorganizzazione delle
cure primarie al fine di garantire la continuità assistenziale in ambito territoriale, nonché un'offerta
integrata delle prestazioni dei medici convenzionati (MMG, PLS, specialisti ambulatoriali, continuità
assistenziale) adottando forme organizzative monoprofessionali o multiprofessionali.
Tale riorganizzazione dovrà essere effettuata nella consapevolezza che il processo di de-ospedalizza-
zione necessita sia di un rafforzamento dell'assistenza sanitaria sul territorio, sia di una maggiore in-
tegrazione con i servizi ospedalieri. Riguardo all'assistenza sul territorio, il nodo irrisolto rimane la re-
lazione e l'integrazione organizzativa delle figure professionali sanitarie operanti nel territorio (medici
convenzionati, infermieri, paramedici) con gli altri servizi territoriali e sociali organizzati nei distretti.
Ad oggi, la sostanziale assenza di figure professionali preparate a coadiuvare e portare avanti aspetti buro-
cratici, organizzativi e assistenziali nell'ambito delle cure primarie, non permette ai medici convenzionati,
ed in particolare ai MMG, di recuperare spazi e tempi per ulteriori competenze assistenziali. Relativamente
al carico di lavoro, i risultati presentati nel 2010, nell'ambito del 6° rapporto Health Search, hanno avuto
un forte impatto mediatico in quanto evidenziavano un costante incremento nel numero di contatti-anno
per paziente nel corso degli anni considerati. Secondo diversi studi,
1,2
tale incremento è una delle principali
cause di aumento dello stress lavorativo; questo dato risulta estremamente preoccupante in quanto lo
stress da lavoro può avere importanti conseguenze anche sulla qualità dell'assistenza.
Risulta pertanto estremamente interessante fornire un quadro aggiornato sul carico di lavoro del me-
dico, definito in termini di contatti con i propri assistiti e di prestazione erogate, nonché sui principali
determinanti (demografici e clinici) associati a questo aspetto fondamentale dell'attività del MMG.
4.1 CONTATTI MEDICO-PAZIENTE
Per analizzare il carico di lavoro dei Medici di Medicina Generale è stato considerato il numero di
"contatti medico/paziente". Per contatti si intendono tutte le visite in ambulatorio che terminano
con la registrazione di una diagnosi, di una prescrizione farmaceutica, di un'indagine diagnostico-
strumentale e/o di qualunque altro intervento che il MMG registra nella cartella clinica informatizzata
(es. richiesta di visita specialistica, ricoveri, registrazioni di pressione arteriosa, BMI, etc.). La registra-
1 Mazzaglia G et al. Association between satisfaction and stress with aspects of job and practice management among pri-
mary care physicians. Qual Prim Care. 2009;17:215-23.
2 Bruttomesso G. M.D. Medicinae Doctor. 2011; 18:12-13.