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IL CASE-MIX IN MEDICINA GENERALE
Figura 6.2a Distribuzione della spesa totale pro-capite per MMG per età media dei pazienti
Figura 6.1 Distribuzione della spesa media pro-capite per MMG per età media dei pazienti
Figura 6.2 Curva di distribuzione dell'HSM-index e suddivisione in decili
Figura 6.3 Rapporto tra la spesa attesa e quella osservata nei diversi decili della distribuzione
della spesa
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
37
39
41
43
45
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S
pe
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a

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a

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o
-
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te
(
)
Età media assisititi
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
3.2 3.6 4 4.4 4.8 5.2 5.6 6 6.4 6.8 7.2 7.6 8 8.4 8.8 9.2 9.6 10 10.4 10.8 11.2 13.6
F
r
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z
a

(
m
ig
lia
ia
)
Score
1,63
1,21
1,08
1,01
0,96
0,93
0,92
0,92
0,91
0,89
0,8
0,9
1
1,1
1,2
1,3
1,4
1,5
1,6
1,7
1,8
1,9
2
10°
R
ap
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v
ato
Decili di spesa
È pertanto necessario introdurre il concetto di multimorbidità (case-mix), sia nei sistemi di monitoraggio della
spesa individuale di ogni MMG, sia nella corretta valutazione dei criteri di allocazione delle risorse in ambito
sanitario. Una corretta definizione del case-mix individuale può infatti consentire una "definizione di con-
gruità" del consumo di risorse sicuramente più equa di quanto offerto dalla cruda definizione dei "tetti di
consumo" dei contratti aziendali. Nell'ambito della Medicina Generale, tale concetto sta diventando sempre
più centrale, come dimostrato da numerosi studi condotti in contesti nazionali, ed internazionali. ,
I sistemi di misurazione del case-mix impiegati in medicina generale possono essere raggruppati in
due categorie: (a) quelli che stimano la spesa a partire da un semplice conteggio delle patologie del
singolo paziente, attribuendo un dato costo standard ad ogni singola patologia o isostrato; (b) quelli
che partendo da una logica di popolazione, creano punteggi (score) in funzione del differente im-
patto di una patologia tenendo in considerazione la mortalità, la gravità, la storia clinica e l'impiego
di risorse ad essa associate. Ad oggi, in Italia, solo due Regioni stanno sperimentando dei progetti
che considerano nei sistemi di allocazione delle risorse un livello più o meno complesso di case-mix:
1. Il Veneto, ha avviato un progetto pilota volto ad adottare il sistema di misurazione della
qualità nel sistema regionale delle cure primarie implementando l'"Adjusted Clinical Group
system" (ACG) della John Hopkins University. Si tratta di uno strumento di controllo per case-
mix applicato a popolazioni/pazienti e non ai singoli episodi di cura come il DRG (Diagnosis
Related Group). Infatti, il sistema ACG tiene conto del mix di patologie della singola persona
che si sviluppa tra prestazioni, luoghi di cura ed erogatori o fornitori. Quindi, in tale sistema, la
compresenza di più patologie nel singolo paziente definisce una dato livello di multimorbidità
ed influenza la necessità di un dato assorbimento risorse sanitarie.
2. La Lombardia ha implementato una sperimentazione di uno strumento per la classificazione
delle patologie croniche, utile a definire classi omogenee in termini di bisogno sanitario e di
necessità di servizi e di costi correlati. Tale sistema consente di creare gruppi di soggetti con com-
binazione delle due patologie a maggior carico assistenziale; tali combinazioni vengono definite
CReG (Chronic Related Group). Ad ogni CReG viene associato un costo facendo riferimento
ai costi reali ricavati dalla farmaceutica, dalla specialistica ambulatoriale e protesica minore. La
definizione del costo del singolo CReG è stata realizzata seguendo i seguenti passaggi:
·
selezione dei pazienti affetti da una data coppia di patologie croniche che presentano un
consumo adeguato di farmaci, ossia con una quantità di farmaco tale da garantire una
copertura annuale sufficiente;
·
valutazione dei costi associati allo specifico paziente derivanti dalla farmaceutica e dalla
specialistica ambulatoriale;
·
attribuzione del costo del CReG, calcolato come valore medio dei consumi del 90% della
popolazione distribuita a destra e sinistra del valore modale dei consumi.