background image
( 32 )
SERVIZIO INDICATORI PERSONALI HEALTH SEARCH
vascolari maggiori rimane ancora piuttosto scarso, in particolare riguardo al controllo lipidico, al controllo
dei livelli di pressione arteriosa, ed al fumo, nonostante le linee guida nazionali ed internazionali individu-
ino tale azione come prioritaria in una strategia rivolta alla riduzione dell'incidenza di tali patologie e dei
costi ad esse connessi.
20,21
Le principali linee guida concordano nell'indicare come cardine della terapia
farmacologica nella prevenzione primaria e secondaria degli eventi cardiovascolari le seguenti categorie
terapeutiche: (1) anti-ipertensivi, (2) ipolipidemizzanti, (3) antiaggreganti piastrinici.
Nei pazienti ipertesi che presentano pregressa malattia coronarica e/o scompenso cardiaco la scelta della strate-
gia terapeutica dovrebbe comprendere alcune specifiche classi di farmaci, in particolare gli ACE-inibitori/sarta-
ni, da soli o in associazione a diuretici e/o beta-bloccanti. Tali raccomandazioni, tra l'altro, non sono conseguen-
za della presenza di ipertensione ma della patologia associata o della complicanza (vedi indicatori OsMed).
22
Per quanto riguarda la terapia antiaggregante, diversi studi hanno dimostrato gli effetti benefici di tale farma-
ci. L'efficacia dell'aspirina nel ridurre l'insorgenza di eventi cardiovascolari maggiori in prevenzione secondaria
è ormai comprovata. Viceversa, in assenza di patologie cardiovascolari mancano ancora oggi solide evidenze
scientifiche sul profilo di rischio-beneficio dell'impiego di un antiaggregante piastrinico. Le maggiori con-
troversie si focalizzano nei soggetti a rischio intermedio, come i diabetici a basso rischio cardiovascolare, in
particolare di sesso femminile, oppure i soggetti non diabetici nei quali la presenza di fattori di rischio cardiova-
scolare, quali la familiarità, l'ipertensione, il fumo di sigaretta, la dislipidemia o l'obesità, non necessariamente
giustifica l'utilizzo di antiaggreganti piastrinici a lungo termine, visto il potenziale rischio emorragico.
23,24
Tabella 3.4.4a Area cardiovascolare: indicatori di processo
Codice
Descrizione
Note metodologiche
Standard
PCV1
Registrazione
rischio CV (progetto
Cuore/ISS)
N. pazienti di età compresa tra 35 e 69 anni senza storia clinica
di eventi cardiovascolari maggiori [ICD9: 342%, 410%-414%,
433.01, 433.11, 433.21, 433.31, 433.81, 433.91, 434.01, 434.91,
435.9%, 436%, 438%, V45.81%, V45.82%, V45.89%] con
almeno una valutazione del rischio CV secondo l'algoritmo del
progetto Cuore/ISS NEI 5 ANNI PRECEDENTI (Numeratore) / totale
pazienti di età compresa tra 35 e 69 anni senza storia clinica di eventi
cardiovascolari maggiori (Denominatore)
Ideale:
70%
LAP:
40%
PCV2
Registrazione fumo,
pressione arteriosa,
colesterolo totale,
colesterolo HDL
N. pazienti di età compresa tra 35 e 69 anni senza storia clinica
di eventi cardiovascolari maggiori [ICD9: 342%, 410%-414%,
433.01, 433.11, 433.21, 433.31, 433.81, 433.91, 434.01,
434.91, 435.9%, 436%, 438%, V45.81%, V45.82%,
V45.89%] con almeno una registrazione di: fumo, pressione
arteriosa, colesterolo totale, colesterolo HDL (Numeratore) / totale
pazienti di età compresa tra 35 e 69 anni senza storia clinica di
eventi cardiovascolari maggiori (Denominatore)
Ideale:
70%
LAP:
40%
IPERTENSIONE1
Prevalenza
ipertensione
arteriosa
N. pazienti di età 18 anni con diagnosi ipertensione
arteriosa [ICD9: 401%-404%] (Numeratore) / totale pazienti
di età 18 anni (Denominatore)
Ideale:
30%
LAP:
20%
20 European guidelines on cardiovascular disease prevention in clinical practice: full text. Fourth Joint Task Force of the Euro-
pean Society of Cardiology and other societies on cardiovascular disease prevention in clinical practice. Eur J Cardiovasc Prev
Rehabil 2007; 14 (Suppl 2):S1-113.
21 ESC Guidelines for the diagnosis and treatment of acute and chronic heart failure 2008: The Task Force for the Diagnosis
and Treatment of Chronic Heart Failure of the European Society of Cardiology. Eur Heart J. 2008;29:2388-2442.
22 Formoso G, et al. Antipertensivi e prevenzione del rischio cardiovascolare. Tra evidenze consolidate e nuovi studi. CeVEAS:
Pacchetti informativi sui farmaci 2006; 1:1-12.
23 Ogawa H, et al. Low-dose Aspirin for primary prevention of atherosclerotic events in patients with type 2 diabetes: a ran-
domized controlled trial. JAMA 2008;300:2134-41.
24 De Berardis G, et al. Aspirin for primary prevention of cardiovascular events in people with diabetes: meta-analysis of ran-
domised controlled trials. BMJ 2009;339:b4531.