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RICERCHE 2011-2012 A CURA DEI MMG ADERENTI AL NETWORK "HEALTH SEARCH"
periodi caratterizzati dalla presenza di sintomi depressivi, che tuttavia non sono sufficienti per porre
diagnosi di Depressione Maggiore.
Il disturbo bipolare costituisce una delle classiche problematiche cliniche che vedono il medico spe-
cialista e quello di medicina generale a stretto contatto professionale. Se il primo è fondamentale
nella diagnosi della patologia, il secondo lo è altrettanto nel garantire una continuità assistenziale
decisamente complessa, che prevede sia il monitoraggio clinico che il trattamento farmacologico e
non farmacologico del paziente.
La conoscenza dell'impatto epidemiologico del disturbo bipolare nell'ambito della medicina generale
può fornire al medico informazioni utili dal punto di vista scientifico, clinico e culturale, che favorire
ancor più la collaborazione tra la medicina generale, quella specialistica, ed altre società scientifiche.
Il Metodo
Il periodo di riferimento è stato l'anno 2010. I pazienti, di età superiore ai 18 anni, sono stati consi-
derati eleggibili qualora fossero stati presi in carico dai 700 medici "validati" per la qualità del dato
registrato nel database Health Search (HS-CSD LPD).
Per quanto concerne il calcolo della prevalenza %, il numeratore e denominatore sono stati così definiti:
Prevalenza di mania:
[numeratore] numero di pazienti (registrati da almeno due anni nelle liste dei medici di medicina
generale) che riportavano una diagnosi di mania (codice ICD9CM: 296.0-296.16);
[denominatore] popolazione attiva nelle liste di assistenza del medico di medicina generale con alme-
no 2 anni dalla presa in carico.
Prevalenza di sindrome affettiva bipolare:
[numeratore] numero di pazienti (registrati da almeno due anni nelle liste dei medici di medicina ge-
nerale) che riportavano una diagnosi di sindrome affettiva bipolare (codice ICD9CM: 296.4-296.81);
[denominatore] popolazione attiva nelle liste di assistenza del medico di medicina generale con alme-
no 2 anni dalla presa in carico.
Alla luce del basso numero di soggetti registrati come casi di psicosi maniaco-depressiva di tipo misto
(ICD9: 296.89), questi valori sono stati riportati come numeri assoluti.
Tutte le stime ottenute sono state stratificate per sesso, classi di età ed area geografica.
I Risultati
Le stime di prevalenza di manie sono riportate in Tabella 8.2f. Complessivamente, la prevalenza di
mania nella popolazione italiana registrata nelle liste di assistenza dei medici di medicina generale
risulta inferiore all'1%. Il sesso femminile risulta essere maggiormente colpito, sebbene in modo non
eccessivamente più elevato rispetto ai maschi. Si osserva comunque, per entrambi i sessi, un trend di
aumento della prevalenza di diagnosi di mania passando dalla popolazione 18-54enne a quella più
anziana di età superiore agli 55 anni.