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IL CARICO DI LAVORO
IL CARICO DI LAVORO
Capitolo 5
Negli ultimi due decenni è cresciuta, in tutto il mondo occidentale, la pressione per elevare l'efficienza dei sistemi
sanitari a fronte di risorse sempre più limitate. Generalmente per il raggiungimento di tale obiettivo sono state
messe a punto tre strategie principali:
·
l'introduzione di strumenti manageriali di gestione delle strutture e dei servizi (es. budget, autonomia
gestionale, competizione);
·
il controllo nella gestione di malattie, attraverso la medicina basata sulle evidenze e l'implementazione di
linee guida;
·
il progressivo spostamento di forme di assistenza dal setting ospedaliero a quello territoriale.
In particolare, l'evoluzione rapida e decisa del comparto ospedaliero verso l'alta intensità, l'alta specializzazione e
l'elevata complessità sta determinando variazioni a ricaduta sia nelle modalità di interfaccia che sulla organizzazione
delle cure primarie. La pressione al cambiamento si esercita generalmente su tutte le componenti del sistema,
ma senza dubbio i MMG sono quelli che soffrono maggiormente perché rappresentano la categoria sulla quale
convergono la maggior parte degli effetti di tale cambiamento
1
. Il MMG, nella sua doppia veste di organizzatore
ed erogatore di servizi di assistenza, è tenuto a garantire:
·
prestazioni efficaci ed adeguate ai bisogni dell'utenza (appropriatezza);
·
attività o prestazioni atte a modificare positivamente la storia naturale della malattia e lo stato di salute
del paziente che si rivolge al servizio (efficacia);
·
controllare i costi dei servizi erogati (costo-efficacia).
Non è un caso che negli ultimi anni la percezione soggettiva del proprio operato da un lato, ed i risultati di studi
quantitativi dall'altro, hanno rilevato un carico di lavoro aumentato a dismisura, non necessariamente a fronte di
un miglioramento della qualità, in quanto sempre più spesso determinato da variabili extra-cliniche
2
.
5.1 CONTATTI MEDICO-PAZIENTE
Per analizzare il carico di lavoro dei Medici di Medicina Generale è stato considerato il numero medio di "contatti
medico/paziente" (contatti). Per contatti si intendono tutte le visite in ambulatorio che terminano con la registrazione
di una diagnosi, di una prescrizione farmaceutica, di un indagine diagnostico-strumentale e/o di qualunque altro
intervento che il MMG registra nella cartella clinica informatizzata (es. richiesta di visita specialistica, ricoveri,
registrazioni di pressione arteriosa, BMI, etc.). La registrazione, ad esempio, di una o più diagnosi e/o di una o più
terapie e/o nel corso della stessa giornata di ambulatorio costituisce un singolo contatto.
Pertanto, la stima che emerge da questa analisi rappresenta il carico di lavoro dei MMG relativa all'attività clinica,
mentre sfugge con buona probabilità tutta l'attività burocratica svolta quotidianamente dai MMG che viene stimata
in oltre il 50% del tempo dedicato.
La Figura 5.1a descrive il numero di contatti medi annuali per paziente nel corso degli ultimi 5 anni (2003-2007),
stratificata per sesso. Dall'analisi emerge una parziale conferma dell'aumentato carico di lavoro che passa da 6,7
contatti per paziente del 2003 a 7,0 del 2007. Emerge inoltre un maggiore numero di contatti nei maschi in tutti
gli anni osservati. La stratificazione per area geografica indica chiaramente un numero di contatti maggiori per i
MMG che operano nel Sud e nelle Isole (Figura 5.1b).
Il numero medio di contatti annuali registrati nel 2007 stratificato per fasce di età registra una correlazione positiva
all'aumento dell'età dei pazienti (Figura 5.1c): a fronte di 2,9 contatti per paziente registrati nella fascia 15-24 si
arriva a 10,2 contatti negli ultra 85enni, con un picco nella fascia di età 75-84 (14,1 contatti/anno).
1
Sutherland VJ, Cooper CL. Job stress, satisfaction, and mental health among general practitioners before and after introduction of new contract. BMJ 1992;
304:1545-8.
2
Samani F, Canciani L. Il Carico di Lavoro in Medicina Generale. SIMG 2003; 2: 10-12.