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SERVIZIO INDICATORI PERSONALI HEALTH SEARCH
3.6 AREA NEUROPSICHIATRICA
3.6.1 DEPRESSIONE
La depressione è una patologia caratterizzata da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici
ed affettivi che, nel loro insieme, sono in grado di diminuire in maniera da lieve a grave il tono dell'umore,
compromettendo l'abilità di una persona ad adattarsi alla vita sociale. Secondo il DSM IV la prevalenza del
disturbo depressivo maggiore in età adulta è del 10-25% nelle donne e del 5-12% negli uomini, mentre quella
del disturbo distimico è nel complesso del 6%.
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Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che i criteri diagnostici
per la depressione hanno la tendenza a sovrastimare tale patologia con il risultato di diagnosticare e molto spesso
trattare farmacologicamente soggetti che non sono clinicamente depressi e che hanno mostrato buone capacità di
adattamento ad eventi negativi. Tale evidenza, associata all'introduzione degli Inibitori Selettivi del Reuptake della
Serotonina (SSRIs) ed all'eliminazione delle limitazioni alla prescrivibilità a carico del SSN, ha comportato nell'ultimo
decennio un aumento rilevante delle prescrizioni di antidepressivi in tutta la popolazione.
3.6.2 EPILESSIA
L'epilessia è un disturbo neurologico cronico caratterizzato da convulsioni ricorrenti, determinati da un eccessiva
attività neuronale.
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La prevalenza di tale disturbo si aggira intorno a 5-10 su 1000 individui. Tuttavia, si stima
che circa il 5% della popolazione ha avuto nel corso della propria vita un episodio convulsivo di natura non
febbrile. L'incidenza di tale sindrome si aggira intorno a 40-70 per 100.000 nei paesi industrializzati e 100-190 su
100.000 in quelli in via di sviluppo. Nei paesi industrializzati si osserva un generale decremento in età pediatrica,
accompagnato tuttavia da un aumento negli anziani.
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I farmaci antiepilettici svolgono la loro azione attraverso il contrasto nello sviluppo della normale attività elettrica
neuronale.
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Tuttavia, la terapia farmacologia è in grado di controllare, ma non curare in maniera definitiva la
malattia. Inoltre, in circa il 30% dei soggetti epilettici anche la migliore terapia non sembra essere in grado di
controllare l'attività convulsiva. Recentemente, l'uso degli antiepilettici ha allargato l'indicazione d'uso anche ad
altre forme patologiche come il dolore neuropatico o i disordini dell'umore. È pertanto necessario un adeguato
monitoraggio dell'uso di tali farmaci al fine di evitare comportamenti inappropriati.
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Kessler RC, McGonagle KA, Zhao S, Nelson CB, Hughes M, et al. Lifetime and 12-month prevalence of DSM-III-R psychiatric disorders in the United States: results
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