la vision delineate dalla Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), rappresenta lo strumento più importante di cui la Società si è dotata per svolgere le proprie attività di ricerca e produzione di informazioni rilevanti sul piano della salute della popolazione e dei processi di cura ad essa sottesi. Recentemente SIMG ha inoltre dato alla luce la Fondazione Scientifica per la Medicina Generale SIMG Onlus che raccoglierà le complesse attività di ricerca della SIMG trovando così il contenitore e il coordinamento ideale. La Fondazione SIMG consentirà di superare il concetto del database della Medicina Generale e proporsi come strumento a supporto del complesso di attività di ricerca. registrazione codificata della loro attività professionale attraverso l'utilizzo di un software di gestione dei dati clinici appositamente personalizzato (Millewin®); Italiana; organizzativo interno alla Società stessa, alla passione del gruppo di lavoro dedicato alla sua ideazione, progettazione e prima realizzazione ed infine grazie alla generosa collaborazione di quattro aziende farmaceutiche che, credendo nella validità del progetto, intesero investire una considerevole somma di denaro quale "grant incondizionato", partecipando di fatto in partnership al processo di conoscenza e di esperienza rappresentato dalla prima fase di avvio e di consolidamento di Health Search-THALES. Già allora si discuteva, nell'ambito della Professione, sulla necessità di misurare e descrivere il prodotto del proprio lavoro. Non solo una ricerca di stampo tradizionale, quindi, quale quella accademica o quella della sperimentazione clinica, ma un percorso basato su strumenti originali che consentisse la ricostruzione dei processi di cura, al fine di rispondere con metodologia scientifica a una serie di quesiti cruciali: quante persone sono affette da una determinata condizione clinica? Con che frequenza si rivolgono alla medicina generale? Quale è la tipologia di risposta, e con quali risultati la medicina generale è in grado di offrire? In quale misura tale risposta si discosta da quel presunto "ideale" di best practice derivante dalle evidenze scientifiche? Ed è tale gold standard, generato nelle condizioni asettiche degli studi clinici controllati e randomizzati, condotti su popolazioni estremamente selezionate, in qualche modo riproducibile nella pratica professionale corrente, sui pazienti "di ogni giorno", su popolazioni reali e quindi per definizione stessa non selezionate? Questa ed altre domande ancora animavano chi ha ideato, concepito e realizzato Health Search-THALES, in quel 1998 che sembra oggi così lontano. Mentre i problemi posti allora al centro dell'attenzione sono ancor più attuali |