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L'EVOLUZIONE DELLA SPESA SANITARIA IN ITALIA: PRIMI RISULTATI DAL PROGETTO SISSI
6.3. LA SPESA SANITARIA ITALIANA TRA IL 2001 ED IL 2009
6.3.1 I TREND DI SPESA
In questa sezione vengono riportate le stime di spesa ottenute mediante il modello di microsimulazio-
ne. Al fine di rendere più chiara la comprensione dei risultati esposti, va evidenziato come all'interno
del database siano presenti informazioni che si riferiscono solo ad alcune voci di spesa (farmaci, visite
specialistiche, accertamenti diagnostici e ricoveri ospedalieri). Occorre quindi sottolineare che le stime
riportate non sono direttamente confrontabili con il dato amministrativo di spesa di fonte Ministero
del Tesoro e Ministero della Salute. La differenza è in larga parte dovuta al fatto che i dati Health
Search ­ CSD LPD non includono informazioni sulle spese di natura amministrativa e contabile, come
alcune voci di spesa sanitaria (per esempio lungodegenza, riabilitativa, termale, ecc.), che negli ultimi
anni hanno peraltro rappresentato una quota rilevante della dinamica complessiva. Inoltre, tutti i dati
presentati fanno riferimento alla popolazione degli assistibili sopra i 14 anni.
Nei paragrafi che seguono vengono presentate le stime della spesa totale seguite da quelle per
assistito. In entrambi i casi il dato di spesa viene disaggregato nelle sue diverse componenti e per le
principali caratteristiche demografiche.
La Figura 6.3a riporta l'andamento della spesa sanitaria complessiva (farmaci, visite specialistiche,
accertamenti diagnostici e ricoveri ospedalieri) per età del paziente ed anno di osservazione. La prima
evidenza che risalta è il profilo della spesa lungo il ciclo di vita dei pazienti. Coerentemente con altri
studi condotti a livello internazionale, la spesa risulta essere molto contenuta in età giovane per poi
impennarsi intorno ai 55 anni e raggiungere il massimo intorno ai 75 anni. Da quel momento la spesa
scende nuovamente. I bassi livelli di spesa registrati in età giovane ed in età adulta sono, ovviamente,
il risultato di due fenomeni contrapposti. In età giovane, il basso livello di spesa è frutto principalmen-
te di una bassa probabilità al ricorso ai servizi sanitari della parte di popolazione prevalentemente in
buona salute. Ciò che invece spiega i bassi livelli di spesa dopo gli 80 anni è rappresentato da un mix
di fattori che qui di seguito vengono elencati:
1. il calo comincia dopo i 75 anni, un valore molto prossimo all'aspettativa media di vita degli
italiani. Superata quell'età il numero dei pazienti si riduce notevolmente e questo spiega i più
bassi volumi di spesa;
2. aver superato l'aspettativa media di vita può derivare da un processo di selezione per cui in
media solo pazienti più sani raggiungono quell'età (e, come si vedrà in seguito, costano me-
no);
3. il numero dei pazienti di età superiore ai 75 anni registrati presso i MMG potrebbe essere
molto più basso del numero reale di ultra75enni a causa del processo di istituzionalizzazione
di coloro con maggiori problemi di salute.
Sempre dalla Figura 6.3a, guardando dalla prospettiva temporale, si può notare quanto la spesa
totale sia aumentata in termini assoluti (la spesa 2009, pari a 32.84 miliardi di euro, è di oltre il 53%
superiore a quella del 2001). Per gli anni compresi tra il 2002 ed il 2006 il tasso di crescita annuale
non è mai inferiore al 7.7% con un massimo tra il 2001 ed il 2002 (+13.4%) probabilmente legato
all'abolizione del ticket sanitario nel 2001. La spesa ha subito una leggera riduzione nel 2007 (-4.7%)
per poi ricominciare a crescere negli anni successivi, ma a tassi notevolmente inferiori rispetto a quelli
fatti registrare in precedenza.