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PREVALENZA E MANAGEMENT DELLE PATOLOGIE A MAGGIOR IMPATTO SOCIALE
Capitolo 5
PR EVALENZA E MANAGEMENT DELLE
PATOLOGIE A MAGGIOR IMPATTO SOCIALE
Nei paesi occidentali l'invecchiamento progressivo della popolazione è caratterizzato da un au-
mento della prevalenza delle malattie croniche: proiezioni effettuate negli USA indicano che circa
il 50% della popolazione generale sarà affetto da patologie croniche nel 2030. Questo fenomeno
assume un impatto rilevante alla luce delle proiezioni demografiche delle Nazioni Unite per i paesi
occidentali, le quali indicano un progressivo invecchiamento della popolazione che porterà nel
2050 la popolazione di ultra65enni ad una percentuale di circa il 25% della popolazione comples-
siva. Secondo Eurostat, l'ampiezza relativa della fascia di popolazione in età lavorativa subirà una
riduzione e, entro il 2050, l'attuale rapporto di 4:1 tra le persone in età lavorativa e quelle di età
superiore a 65 anni passerà a 2:1.
In tale contesto i sistemi sanitari dovranno essere orientati diversamente per potersi occupare del
crescente numero di soggetti affetti da patologie croniche e quindi con riduzioni importanti dell'au-
tonomia funzionale.
1,2
Il trend in crescita dell'invecchiamento, col conseguente incremento della prevalenza di patologie
croniche spesso concomitanti, determina la necessità di disporre di dati longitudinali, la cui validità
possa essere confermata dal confronto con indicatori di salute relativi alla popolazione generale.
Lo scopo di questi sistemi di monitoraggio dovrebbe essere sia quello di fornire informazioni sugli
esiti non fatali delle patologie croniche, che quello di ottenere dati affidabili concernenti le relazioni
tra i diversi determinanti di salute nel corso della vita. Queste informazioni possono costituire un
importante strumento di politica ed economia sanitaria. Infatti la conoscenza della distribuzione di
una determinata patologia a livello territoriale permette di effettuare considerazioni utili a stimare sia
il consumo di risorse che il relativo carico di spesa. In questo contesto, i dati della medicina generale
possono colmare la carenza informativa relativa alla diffusione delle malattie croniche nella popo-
lazione potenzialmente assistibile. I MMG rappresentano infatti gli operatori sanitari più impegnati
nell'identificazione e nella presa in carico dei soggetti affetti da patologie croniche. Per quanto riguar-
da poi la pianificazione d'interventi tesi a contenere la disabilità, si può rilevare come, al momento
attuale, questo può essere ottenuto quasi esclusivamente nell'ambito delle patologie cardiovascolari
con interventi di prevenzione primaria e secondaria realizzabili con costi contenuti nell'ambito delle
cure primarie. Anche in quest'ottica le informazioni fornite da Health Search ­ CSD LPD sulla gestio-
ne della prevenzione cardiovascolare possono portare un contributo determinante per la strategia di
miglioramento.
Fino ad oggi il precedente report di Health Search (2007) è stato l'unico a fornire informazioni sui dati
di prevalenza delle patologie croniche. Infatti la disponibilità di queste informazioni è stata sempre
condizionata dalla progettazione di studi epidemiologici ad hoc, oppure di algoritmi che calcola-
no indirettamente la prevalenza della specifica malattia attraverso l'uso delle schede di dimissione
ospedaliera (SDO). Sebbene questi dati possano contenere informazioni accurate sulla prevalenza di
determinate patologie, il loro utilizzo si limita all'accesso di questi pazienti alle strutture ospedaliere,
non rappresentando così le dinamiche assistenziali del territorio.
In questo capitolo viene inoltre analizzato il profilo prescrittivo di specifiche terapie farmacologiche,
utilizzate in determinate patologie. Queste valutazioni, accanto a quelle pubblicate nel Rapporto na-
zionale sull'uso dei Farmaci in Italia
, a cura dell'OSMED, spostano la dimensione dell'appropriatezza
prescrittiva da un'analisi di tipo prevalentemente amministrativo ad un orientamento più clinico dove
l'indicazione al trattamento costituisce l'elemento centrale.
1 Partnership for Solutions, Johns Hopkins University, Chronic Conditions: Making the Case for Ongoing Care, December 2002.
2 World Health Organization. Preventing chronic diseases : a vital investment : WHO global report. WHO 2005.